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Ogni mese riceviamo una ventina di curriculum che sommati  in un anno fanno almeno 400 richieste di lavoro a fronte di una media di 2-3 assunzioni (stage esclusi). Questo significa una marea di mail di risposta più o meno sempre uguali dove ringraziamo per l’interessamento e facciamo una promessa, difficile da mantenere, di tenere in considerazione il CV per future posizioni aperte.
Al tempo stesso ciclicamente se ne esce il politico in cerca di attenzioni che spara a zero sui millenials come una generazione di cazzoni sdraiati sul divano. Beh, con tutti i cv che riceviamo e tutti i colloqui che abbiamo fatto, dal nostro punto di vista possiamo dire che – cazzo – non è così.
La realtà è che ci sono pochi posti per tantissimi ragazzi talentuosi che di conseguenza impiegano più tempo a trovare il posto giusto per loro. Per questo ho pensato di estrarre 7 consigli utili per chi cerca lavoro o per chi ce l’ha e dovrebbe cercarsene uno nuovo. Perchè l’altra questione è che spendiamo un terzo delle nostre ore da svegli in ufficio, quindi non essere felici per un così lungo periodo della propria vita, oltre a non essere piacevole, porta a conseguenze come stress e malattie correlate. Mentre al contrario, c’è questo studio che dice come un lavoratore felice è più produttivo del 10% (ecco uno dei tanti motivi perchè 27 ogni anno viaggia!).

Ma veniamo ai 7 consigli:

  1. Non limitate la vostra ricerca ai lavori in cui siete qualificati al 100%. Negli annunci un datore di lavoro mette il suo desiderata ma è ovvio come spesso si faccia l’errore di cercare l’unicorno che sa fare tutto e ovviamente ahimè gli unicorni non esistono. Quindi non abbiate paura della concorrenza, a quella posizione risponderanno altri come voi che magari sono qualificati per il 60-70%. L’altro 30% lo riempirà il posto di lavoro stesso con l’esperienza. Nessuno nasce imparato.
  2. State attenti ad accettare la prima offerta che vi capita, a meno che ovviamente non siate in una condizione finanziaria precaria, non è detto che la prima sia anche quella giusta. Ogni lavoro che farete vi preparerà e formerà il professionista che sarete portandovi al lavoro successivo. Non è solo un problema di preparazione, se mettete in cv un’azienda scarsina sarà difficile fare il salto con quella successiva.
  3. Fate domande! Uno dei consigli classici è: Durante un colloquio fate domande sull’azienda che vi assumerà perchè vi dimostrerete curiosi e proattivi. Benissimo, ma non è solo questo. Fate domande anche per cercare di capire se quello è il posto adatto a voi. Si ricollega al punto 2 ovviamente
  4. Un amico che mette una buona parola non è una raccomandazione! Sfruttate il vostro network di conoscenze. Soprattutto in un paese come il nostro il network fa la differenza. E non vuol dire essere raccomandati: la differenza tra una buona referenza e una raccomandazione è che un raccomandato è un tizio senza meriti messo lì a scaldare la sedia per ricambiare favori, una buona referenza invece è qualcuno che ci mette la faccia per garantire sulla vostra competenza e professionalità. Comunque nel nostro settore difficilmente ci sono agenzie con i budget per avere gente che scalda la sedia, quindi non preoccupatevi..
  5. Siate il vostro miglior avvocato, chiedete quanto guadagnerete! Non abbiate paura di chiedere compenso e benefit. Chi non ve li vuole dire al primo colloquio ha un offerta bassa da proporvi e lo sa. Un processo di selezione dura almeno 3 colloqui, quindi un sacco di tempo per chi offre lavoro e per chi lo cerca. Noi di solito è la prima cosa che diciamo, così se la nostra offerta non è adeguata o non c’è margine di negoziazione abbiamo perso solo 20 minuti e non 20 ore.
  6. Cercare/cambiare lavoro è una cosa maledettamente seria. Ma non prendetela troppo sul serio! Il lavoro è una parte fondamentale della nostra vita, ma non l’unica. Cercate di essere sciolti ai colloqui, siate aperti, parlate di chi siete e cosa state cercando. Le balle stanno a zero e se vengono fuori dopo è tempo perso nella migliore delle ipotesi o un contratto non confermato dopo 6 mesi (disastro!). è chiaro che dovete dare la miglior versione di voi, ma dovete essere comunque voi!
  7. Non abbiate paura di cambiare, e non fatevi scrupoli se dovete farlo. Sento tanti amici che si chiedono “ma come faranno nella mia azienda senza di me”. Beh vi posso assicurare che c’era un prima di voi e ci sarà anche un dopo. A volte il turn-over è anche salutare. quindi pensate a voi stessi e cercate di essere felici!

In bocca al lupo, e se volete mandare una candidatura la mail è sempre quella: staff@ventisettedigital.com ;D

Massimo Rinaldi

Designer e Direttore creativo con forti competenze nella comunicazione digitale. Oltre 10 anni di esperienza in progetti digitali e di comunicazione per clienti come Ferrero, Intesa San Paolo, Barilla, Unicredit, Max Mara Group, e applicazioni mobile per iOs, Nokia e Android, dove si é occupato di definire Customer journey, User Experience e User interface. Oggi è partner e direttore creativo di Ventisette Digital. IG @massimorinaldi27