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Se per più di 2 miliardi di persone nel mondo, sparse soprattutto in Africa e nel Sud est asiatico, gli insetti sono un ingrediente abituale in cucina, nel mondo occidentale sono pochissimi i ristoranti che propongono piatti base di insetti nel loro menu. Negli ultimi anni però si parla degli insetti non solo come un cibo esotico, ma – soprattutto – come un cibo sostenibile.

L’ultimo rapporto FAO presentato in articolo su Panorama dice che per sfamare i 9,6 miliardi di esseri umani che popoleranno il pianeta nel 2050 sarà necessario nutrirsi anche di larve, cavallette, grilli, lombrichi, api e tarantole. Insomma scegliendo tra le 1.900 specie di insetti ritenute commestibili. Coleotteri e bruchi sono ricchi di proteine e produrli ha un impatto ambientale 100 volte inferiore a quello degli allevamenti di bestiame. Basti pensare che le terre destinate all’allevamento del bestiame costituiscono il 30 per cento delle terre emerse non ricoperte da ghiacci del pianeta. Questa stessa produzione di bestiame è responsabile di un quinto delle emissioni di gas serra della Terra, più di quelle emesse dai trasporti nel loro complesso. Uno studio del 2007 dell’Istituto nazionale di scienze dell’allevamento in Giappone ha stimato che ogni taglio di carne di manzo da un chilogrammo è responsabile dell’equivalente in termini di diossido di carbonio alle emissioni di una vettura media europea ogni 250 chilometri circa e brucia l’energia sufficiente a tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt. La produzione di carne di manzo è passata dai 19 milioni di tonnellate all’anno degli anni Cinquanta agli oltre 60 milioni del 2012. Nello stesso periodo la quantità di pesce catturato in oceani, laghi e fiumi è schizzata da 19 milioni di tonnellate annuea oltre 90. Con effetti devastanti. Molti stock ittici sono al collasso. Il tonno a pinne blu è quasi scomparso dal nord Pacifico, e non è un caso se un raro esemplare da oltre 200 chili è stato venduto all’asta a Tokyo per oltre 1 milione di euro.

Bene, dopo questo quadro per nulla incoraggiante potrebbe essere giunto il momento di accarezzare l’idea di cominciare a cucinare insetti. Ed ecco “the insect cookbook”, la guida definitiva per cucinare insetti. In vendita su Amazon a 20 dollari (se siete davvero sostenibili però comprate l’ebook), si propone come un libro di cucina con ricette semplici per iniziare a cucinare per la prima volta insetti. Scritto da due entomologhi e uno chef, “the insect cookbook” oltre alle ricette presenta interviste a chef, allevatori di insetti, politici e esperti di nutrizione tra cui la chef René Redzepi, e Kofi Annan segretario delle Nazioni Unite.

“Invite politicians to dinner and let them tell the world how delicious it is…. They will proudly go around and say, ‘I ate crickets, I ate locusts, and they were delicious.'” — Kofi Annan

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Massimo Rinaldi

Designer e Direttore creativo con forti competenze nella comunicazione digitale. Oltre 10 anni di esperienza in progetti digitali e di comunicazione per clienti come Ferrero, Intesa San Paolo, Barilla, Unicredit, Max Mara Group, e applicazioni mobile per iOs, Nokia e Android, dove si é occupato di definire Customer journey, User Experience e User interface. Oggi è partner e direttore creativo di Ventisette Digital. IG @massimorinaldi27