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Da ieri ha chiuso ufficialmente i battenti Google Plus, social network lanciato nel 2011 e mai decollato.

Non é il primo dei fallimenti di Big G: GCemetery raccoglie i “cadaveri” che negli anni la società di Mountain View si é lasciata alle spalle: guarda qui

Per chi ha o aveva un profilo personale, è possibile recuperare l’archivio contenente i propri dati su Google Plus:
– Andare sulla pagina Scarica i tuoi dati
– Selezionare gli archivi che si vogliono salvare
– Cliccare su Passaggio successivo
– Selezionare il metodo di recapito degli archivi scaricati e la selezione dell’estensione e dimensione degli archivi che si vogliono scaricare
– Avviare il recupero dei dati.
Quando il contenuto è pronto per il download, l’utente riceverà una mail con gli archivi richiesti.

E’ possibile inoltre eliminare anche il proprio profilo: una volta avuto accesso basterà cliccare sull’icona del cestino accanto al profilo e confermare Elimina Google Plus sulla finestra informativa che comparirà.

La piattaforma continuerà comunque a funzionare per gli utenti aziendali: chi ha un account collegato alla G Suite potrà continuare ad usarlo.

Nel panorama dei social network, Google Plus è oggi un capitolo chiuso, una piattaforma che ha tentato di competere con colossi come Facebook ma che alla fine ha ceduto al poco coinvolgimento degli utenti e a problemi di sicurezza.

Il progetto, lanciato nel 2011, non è mai riuscito a guadagnare massa critica: a lungo è stato visto come un ecosistema parallelo a Gmail, YouTube e altri servizi Google, più che come un vero social indipendente. Wikipedia+2WIRED+2

Uno dei fattori decisivi della sua chiusura è stato uno scivolone tecnico: nel 2018 Google ha scoperto una vulnerabilità nell’API di Google Plus che ha esposto dati privati di milioni di utenti. Wikipedia+3Wikipedia+3CBS News+3 Questa falla, inizialmente tenuta nascosta, ha accelerato drasticamente la decisione di “sunsettare” il servizio e chiudere Google Plus per gli utenti consumer già nel 2019 (invece del 2019 agosto, anticipando al 2 aprile) Wikipedia+4blog.google+4Wikipedia+4

Il crollo di Google Plus è anche un esempio di quanto difficili siano le dinamiche di rete sociale: senza utenti attivi, senza spirito comunitario diffuso e con un’offerta tecnologica che non riusciva a emergere, la piattaforma è diventata via via un “ghost town”. WIRED+2Wikipedia+2

Nonostante la fine di Google Plus per i consumatori, Google ha mantenuto una versione interna per aziende (G Suite), che è poi evoluta in Google Currents, anch’esso oggi ritirato.

Massimo Rinaldi

Partner e Direttore creativo di Ventisette Digital. Comunica la sostenibilità before it was cool da oltre 15 anni per clienti come Vodafone, Unipol Assicurazioni, Intesa San Paolo, Barilla, Unicredit, Emil Banca. Prima dell'acquisto scellerato di Microsoft, ha collaborato con Nokia alla definizione di User Experience e User interface per alcune delle principali app italiane (Corriere, Gazzetta, Repubblica, Volagratis and a lot more...) IG @massimorinaldi27